C’è una bella giornata fuori (2009)

20. Difondo - C'è una bella giornata fuori (2009)

“C’è una bella giornata fuori …. andate fuori un po’ a giocare” (17 febbraio 2009) è l’ennesima intrusione Difondo nell’attualità.

Nello specifico la composizione prende spunto da una serie di eventi e dichiarazioni della scena pubblica italiana succedutesi nel corso del 17 febbraio 2009: il discorso di commiato di Walter Veltroni dalla dirigenza del partito democratico, le dichiarazioni di Renato Soru all’indomani della sconfitta elettorale in Sardegna, l’annuncio della condanna in primo grado dell’avvocato David Mills per le testimonianze reticenti rese dinanzi al tribunale di Milano nel processo per corruzione alla Guardia di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian, e l’attesa per il pronunciamento della Consulta sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano, che dispone la sospensione dei processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato, in un condensato di contrastanti stati d’animo offrono lo spaccato di un paese diviso tra incredulità, delusione e rabbia.

L’unico elemento fuori dalla precedente scansione temporale, la frase di Silvio Berlusconi, pronunciata il 13 febbraio 2009 durante un comizio in piena campagna elettorale per le regionali sarde, quale personale espressione del senso dell’ironia – senza ironia, senza capacità di trarre il bene da ogni male non si va da nessuna parte, premette il leader nella medesima occasione – fa da perfetto contraltare nella sequenza delle emozioni ed è un richiamo così forte per le nostre coscienze da non poter rimanere inascoltato.

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